Approvato il nuovo regolamento sulle norme di commercializzazione olio d’oliva 
(C.E. 1019 del 13/06/2002)
I FRANTOI NON POTRANNO PIU’ VENDERE OLIO SFUSO AI CONSUMATORI.



Il Comitato di gestione materie grasse della U.E. ha approvato il nuovo Regolamento comunitario relativo alle norme di commercializzazione dell’olio d’oliva. 
Tale Regolamento introduce una serie di norme e novità rispetto al passato che riguardano le nuove regole di etichettaggio dell’olio d’oliva e dei prodotti contenenti olio d’oliva. 
Fra queste di particolare rilevanza è quella riguardante l’obbligo, per tutte le aziende che immettono al consumo olio d’oliva, di vendere il prodotto in recipienti ermeticamente chiusi di capacità non superiore a 5 litri contenenti le indicazioni delle norme di etichettaggio contenute in detto Regolamento. 
Con tale impostazione, nonostante le reiterate proteste della nostra Associazione, diviene obbligatorio, anche per i frantoiani che vendono olio d’oliva al consumatore finale, applicare le analoghe norme nazionali che la stessa Associazione era riuscita negli anni passati ad evitare attraverso una circolare del Ministero dell’Industria che dava una interpretazione meno restrittiva della disposizione allora vigente. 
Purtroppo il nuovo Regolamento comunitario non si presta più a valutazioni riduttive da parte degli Stati membri e pertanto la categoria dei frantoiani dovrà organizzarsi per continuare a vendere gli oltre settecento mila quintali di olio che annualmente vanno al consumo diretto. 
A questo punto sarà opportuno, per i frantoiani che intendono continuare a praticare questo tipo di vendita, dotarsi di una riempi/pesa lattine facendo stampare sulle etichette le indicazioni contenute nel nuovo Regolamento.

Estratto da:
Il Frantoio Organo ufficiale dell’Associazione “Frantoiani d’Italia” (marzo/aprile 2002)